Potrebbe esistere un cinema senza attori? Ovviamente no. Potrebbe esistere un cinema senza macchine? Forse sì, ma ci perderemmo davvero tanto. Non ci credete? In occasione della Festa del Cinema di Roma abbiamo riscoperto le auto più indimenticabili del grande schermo, macchine che hanno saputo brillare così tanto da diventare co-protagoniste.
Austin Mini – “The Italian Job” (1969)
Si può dire che senza le Mini, “The Italian Job” non sarebbe probabilmente diventata la pellicola storica che è oggi. Si tratta del film che forse più ha contribuito a consolidare il mito della Mini, mostrandola in scene assurde di inseguimenti urbani: tra portici affollati e scalinate ripide, la Mini ha dimostrato di non temere davvero nulla, nonostante le sue piccole dimensioni.
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Aston Martin DB5 – “Goldfinger” (1964)
Poche saghe come quella di James Bond hanno saputo dare tanto spazio ai veicoli. Le auto guidate da James Bond sono seconde per importanza solo alle Bond Girls. L’Aston Martin DB5, poi, guidata dall’agente segreto in Goldfinger, è rimasta un vero mito.
DeLorean DMC-12 – “Ritorno al futuro” (1985)
Buffa la vita: la DMC-12 è statatdrop l’unico modello prodotto dalla casa automobilistica DeLorean, fallita subito dopo. Due anni di produzione, 9.000 modelli venduti, e un’apparente condanna all’oblio. Poi, il miracolo: la DeLorean è scelta per essere la macchina del tempo in “Ritorno al futuro”. È proprio guidando una DMC-12 che Doc e Marty riescono ad arrivare nel passato. Da allora la DeLorean – pur restando fuori produzione – è diventata un mito assoluto.
Ford Mustang GT 390 – “Bullitt” (1968)
Cosa c’è di più stiloso di Steve McQueen? Steve McQueen che guida una Mustang. Se poi siamo nel 1968, come nel caso di Bullitt, possiamo stare certi che il film ci regalerà un bel po’ di inseguimenti da manuale.
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Alfa Romeo 1600 Duetto – “Il laureato” (1967)
La storia di Benjamin Braddock (Dustin Hoffman) è fatta di alti e bassi, tra vicine seducenti e amori sfortunati. A compensare, però, c’è la sua Alfa Duetto, sempre pronta a portarlo fuori dai guai, specialmente nel momento più decisivo del film, che l’ha resa un simbolo di indipendenza e ribellione.
Volkswagen Transporter – “Little Miss Sunshine” (2006)
Per una famiglia assurda come quella degli Hoover serviva un mezzo di trasporto spazioso e altrettanto bizzarro. La scelta non poteva che ricadere sul Volkswagen T2: questo pulmino giallo che attraversa l’Arizona è diventato rapidamente simbolo del film (oltre a essere praticamente la location principale).
Ford Gran Torino – “Il Grande Lebowski” (1998)
La Gran Torino di Lebowski è sgangherata proprio come lui. È lui stesso a definirla “verde e arrugginita”. Proprio come il grande Lebowski, la Gran Torino si troverà in mezzo a una gran brutta faccenda.
E voi? A quale auto dareste l’Oscar?
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