Sono trascorsi otto anni dal debutto della prima generazione di Nissan Leaf. Oggi arriva la seconda, che punta a consolidare il primato dell’auto elettrica giapponese e a lanciarla verso il futuro della mobilità elettrica: linea aggiornata allo stile Nissan, più autonomia e soluzione innovative come l’e-Pedal.
Scopriamo di più sulla nuova Nissan Leaf, un’auto che sarà sicuramente tra le protagoniste della crescita delle auto elettriche.
Nissan Leaf: una storia nel solco della mobilità elettrica
Era il dicembre del 2010, Nissan lanciava sul mercato giapponese e in contemporanea su quello statunitense un’auto dalla linea curiosa, che molti osservatori definirono “una specie di astronave”. Era la Nissan Leaf, nome che è in realtà un acronimo e sintetizza il concetto di “Leading, Environmentally friendly, Affordable, Family car“, cioè auto da famiglia, amica dell’ambiente, accessibile e sostenibile.
La linea della vettura è stata studiata per ridurre al minimo il coefficiente di resistenza aerodinamica, per consentire un maggiore risparmio energetico ed un rendimento più alto. La Nissan Leaf 2010 ha vinto il Green Car Vision Award, nel 2011 il premio European Car of the Year e il premio Auto dell’anno e nel 2011-2012 il premio Car of the Year Japan. Nel 2011 è arrivata poi in diversi paesi europei e in Canada. Dal febbraio 2013 è stata lanciata nei restanti 17 Paesi europei (Italia compresa), in Australia e in altri mercati internazionali.
Nel febbraio 2013 ha ottenuto il record di veicolo totalmente elettrico più venduto della storia dell’automobile, raggiungendo il traguardo delle 50.000 unità vendute. Pochi mesi dopo il Gruppo Renault-Nissan comunicava che delle oltre 100.000 vetture elettriche vendute, La Leaf era la più diffusa.
Complessivamente, la prima generazione della giapponese ha conquistato 300 mila clienti in tutto il mondo.
Nuova Nissan Leaf: la storia continua
L’estetica della nuova Nissan Leaf non è più quella dell’astronave. La versione 2.0 segue il linguaggio stilistico della IDS Concept – che ha dettato la linea agli altri modelli della Casa – con la calandra V motion. Anche “l’hardware” è cambiato radicalmente: la batteria agli ioni di litio ha ricevuto 10 kWh in più, arrivando a quota 40 kWh.
Il passo avanti, si deve alla chimica: a parità di dimensioni sono stati aggiunti degli ossidi di manganese al nickel e al cobalto. La nuova formula ha portato l’autonomia a 378 km nel ciclo Nedc e a 270 km in condizioni reali, simulate dal più attuale e affidabile ciclo WLTP (415 km se si viaggia solo in aree urbane).
L’e-Pedal
Tra le novità che la nuova Nissan Leaf porta in dote, la più annunciata è sicuramente l’e-Pedal (di serie su tutte le versioni): un monocomando che sostituisce idealmente l’acceleratore e il freno (comunque presente) interfacciandosi elettronicamente con la propulsione. Quando il pedale viene rilasciato, la vettura attiva la frenata rigenerativa in maniera graduale, applicando una forza decelerante fino a 0,21 g.
Grazie alla gestione diretta del motore, il sistema funziona anche in salita e in discesa, attivando automaticamente il freno di stazionamento quando l’auto si ferma. La soluzione richiede un po’ di pratica, ma comunque la sensazione è quella di un comando in grado di gestire perfettamente la frenata. Secondo la Nissan, l’e-Pedal è in grado di gestire il 90% delle situazioni quotidiane.
Il ProPILOT
La nuova Nissan Leaf è sinonimo di ProPILOT, il sistema in grado di gestire il freno, l’acceleratore e lo sterzo nella singola corsia autostradale. Di fatto, il ProPILOT riassume le funzioni cruise control adattivo e di lane keeping, mantenendo la traiettoria e le distanze dalle altre auto.
In caso di superamento delle linee di corsia o di mancato rispetto delle distanze, il sistema è pronto a ricondurre il guidatore nella legalità con avvisi sempre più insistenti fino alla disattivazione automatica. Simili principi si applicano alla funzione di traffic jam assist, pensata per gli ingorghi e attiva fino a 30 km/h: in questi frangenti, la Leaf è in grado anche di fermarsi e di ripartire da sola.
Infine, la nuova Leaf introduce il ProPILOT Park (un optional disponibile solo sulla Tekna), in grado di parcheggiare sia in parallelo che a pettine. Il sistema inserisce l’indicatore di direzione e quindi agisce sull’acceleratore e sullo sterzo, sfruttando quattro videocamere in alta risoluzione e 12 sensori a ultrasuoni.
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Con queste frecce nell’arco, la nuova Nissan Leaf si candida ad essere protagonista del segmento delle auto elettriche. L’autonomia estesa la rende appetibile per chi deve percorrere molti chilometri, magari in città dove il PilotPRO dà una grande mano e rende l’auto molto sicura.
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